Andrea Zecchetti / Francesco Nobili / Alessandro Vigoni
Andrea Zecchetti (Milano, 1989) e Francesco Nobili (Carate B.za-MB,1989) fondano lo studio Z&N Zecchetti-Nobili architetti dopo una serie di collaborazioni presso gli studi di Eisenman Architects e Cino Zucchi Architetti. Partecipano a diversi concorsi internazionali, risultando vincitori con Opera Studio di Europan 12, Wittenberge (D) e Make your Mark in Milan di Fondazione Fiera Milano con Alessandro Vigoni (Monza-MB, 1988) in qualità di Art Director.
Temp(l)i moderni
Nuove funzioni si adattano al luogo, in un processo di perenne mutamento, dove i ricordi riaffiorano come un sussurro proveniente da lontano.
Come cattedrali sacre, le navate, spogliate della loro funzione originaria, sembrano consacrare nuovi usi consegnandoli all’atemporalità di queste strutture. Un suono, un processo industriale sembra ritornare alla mente quando si percorrono gli spazi delle navate, quasi cristallizzate, in attesa di un minimo cambiamento.
È qui che l’happening di una nuovo movimento perpetuo produce e trasforma lo spazio, diventa l’artefatto, matrice e archetipo di una nuova architettura. Una macchina cinetica, con una vita propria, preserva la spiritualità del luogo.
Auto-generatore e potenzialmente infinito, il “processo” diventa il vero significato dell’operazione allontanandosi da quell’urgenza anarchica di mettere in discussione il dominio delle macchine e della tecnologia, generando un mock-up di un elemento simbiotico che si deforma e si adatta al luogo. Il significante diventa invece espediente per determinare una texture, una superficie, una copertura, una volta. La scelta della singola unità è futile tanto da diventare oggetto ludico che consegna ad un linguaggio codificato un ornamento industriale, atipico e ogni volta personalizzato in base alla produzione.
Un altro strato si adagia in un processo di sedimentazione a determinare un rapporto atemporale e sacro con il luogo tramite elementi simbolici. Atemporale è inoltre la relazione lontana che si vuole dare all’opera, che permetta all’utente di personalizzare il processo di produzione seriale in tempo reale, come capsule temporali di messaggi abbandonati. Questa nuova relazione industriale trasforma la serialità in unicità, avvicinando il processo alla produzione artigianale. Questo tipo di legame cambia la percezione dello spazio vissuto, non più vincolato dalle sue mura perimetrali, come occasione generatrice di nuove connessioni.
con il contributo di
Sepim srl
YATTA!