Jacopo Ammendola / Nasrin Mohiti Asli / Stefano Ragazzo
Fondato a Roma nel 2010 da un numeroso gruppo di giovani architetti, elabora progetti per la riattivazione urbana, intervenendo prevalentemente in contesti caratterizzati da stratificazioni, piuttosto che luoghi vergini, intessendo relazioni con le architetture e i panorami urbani esistenti. A partire dall’intercettazione di luoghi, idee ed oggetti espulsi dal ciclo (ri)produttivo della metropoli, Orizzontale urban (re)act attiva processi collaborativi per mezzo di interventi semi-temporanei ed architetture minime.
HABITAT
Il termine “mutualismo” descrive in biologia una particolare relazione simbiotica che intercorre tra due specie generalmente diverse per quanto riguarda dimensione, durata del ciclo vitale e grado di complessità. A differenza del parassitismo, nel quale la relazione porta vantaggio solo al parassita a scapito dell’ospite, la relazione mutualistica comporta un beneficio reciproco a entrambi i soggetti coinvolti. Habitat è un invito a pensare alle strutture industriali dismesse come a grandi “ospiti” capaci di accogliere molti organismi architettonici più piccoli, caratterizzati da un ciclo vitale più breve e da un minore livello di complessità. Non è attraverso una riconversione funzionale su larga scala che si può, a nostro parere, risolvere il problema del patrimonio industriale dismesso, quanto piuttosto attraverso la coraggiosa sperimentazione di strategie di riuso temporaneo e flessibile, che diano la possibilità di utilizzare gli spazi vuoti a scopi produttivi, riducendo al minimo gli investimenti iniziali. La visione che proponiamo per la riattivazione delle strutture dismesse è quella di un’invasione di piccole e dinamiche startup produttive che sviluppino con i complessi industriali in disuso un “rapporto mutualistico” ricco di vantaggi reciproci. In presenza di un ambiente favorevole, le piccole strutture si moltiplicheranno rapidamente, si assoceranno tra loro, dando vita a nuovi scenari, aiutando dunque le strutture ospitanti a uscire dalla loro crisi.
collaboratori
Juan Lopez Cano, Giuseppe Grant, Margherita Manfra, Roberto Pantaleoni
con il contributo di
Ecoten, Gardiman Pietro Laboratorio di Falegnameria