Il 10 giugno le porte del lanificio Maurizio Sella sono state aperte ai 10 finalisti dell’edizione 2015 del Premio Federico Maggia, che hanno incontrato Angelica Sella, Vice Presidente della Fondazione Sella onlus, ente promotore del Premio, i curatori, Francesca Chiorino, Anna Arioli e Raffaele Pe e rappresentanti dell’Ordine degli Architetti di Biella. I finalisti hanno potuto prendere contatto con il luogo all’interno del quale progetteranno, hanno preso confidenza con i temi del Premio e visitato due strutture limitrofe emblematiche, l’ex lanificio Trombetta, sede di Cittadellarte/Fondazione Pistoletto e i reparti del lanificio F.lli Cerruti.
Durante la prima parte della giornata i curatori hanno presentato la condizione attuale della città di Biella a partire da statistiche e infografiche realizzate, a cura di Pe e Arioli. Il lavoro, inedito e prezioso per individuare possibili dinamiche di sviluppo e di trasformazione del territorio di Biella, è stato la base di partenza per dialogare con i partecipanti sui loro possibili contributi.
La visita presso Cittadellarte ha permesso di conoscere un esempio di patrimonio architettonico industriale, una ex manifattura laniera del XIX secolo, riattivata per volontà di Michelangelo Pistoletto, al fine di ospitare funzioni nuove deputate all’arte. Si tratta di un grande laboratorio, generatore di energia creativa, che sviluppa processi di trasformazione responsabile nei diversi settori del tessuto sociale.
I finalisti hanno poi visitato alcuni dei reparti del Lanificio F.lli Cerruti, occasione per avvicinarsi a un lanificio contemporaneo in funzione e per vedere i diversi macchinari e le lavorazioni a cui la lana è soggetta. Il Lanificio di Nino Cerruti, icona internazionale di stile, si colloca ancora nella stessa area lungo il torrente Cervo occupata a partire dal 1881, anno di fondazione dell’azienda che produce oggi oltre 3 milioni di metri di tessuto l’anno.
La giornata si è conclusa con il ritorno al Lanificio Maurizio Sella, dove Angelica Sella ne ha raccontato la storia da sito protoindustriale, albergo di virtù con annesso setificio, a fiorente industria tessile, fino alle diverse destinazioni attuali. I candidati hanno potuto svolgere una visita approfondita dei luoghi in cui realizzeranno i lavori e hanno visitato la manica in cui sono tutt’ora esposte le opere della precedente edizione del Premio.